Con la deliberazione n. 20/2024, la Corte dei Conti ha chiarito che la mancata stipula del contratto integrativo entro il 31 dicembre non compromette la validità del Fondo delle risorse decentrate, inclusa la sua parte variabile. Questo a condizione che il fondo sia stato regolarmente costituito e certificato dai revisori dei conti durante l’anno di riferimento.

Principi contabili e vincoli di bilancio

La pronuncia fa riferimento ai principi contabili indicati al punto 5.2 dell’allegato 4/2 al D. Lgs. 118/2011, che regolano l’imputazione delle risorse destinate al trattamento accessorio. Due sono i punti chiave:

1. Le risorse del fondo, una volta costituite e certificate, restano vincolate alle destinazioni previste dal CCNL, sia per quelle “stabili” che per quelle “variabili”.
2. La contrattazione integrativa tardiva non compromette l’erogabilità del trattamento accessorio, purché siano rispettate le norme contabili. Le risorse non utilizzate entro l’anno confluiscono nella quota vincolata del risultato di amministrazione e possono essere impegnate successivamente, previa variazione di bilancio.

Impegni e utilizzo delle risorse vincolate

Anche in caso di mancata stipula del contratto integrativo entro l’esercizio, le risorse accantonate possono essere utilizzate nell’anno successivo. Il principio contabile consente di riportare tali risorse all’esercizio in cui maturano le condizioni per l’erogazione, garantendo continuità nella gestione del trattamento accessorio e premiante.

Considerazioni finali

La deliberazione della Corte chiarisce un punto spesso frainteso: l’assenza di un contratto integrativo entro la fine dell’anno non paralizza la gestione delle risorse. Tuttavia, è fondamentale che le amministrazioni seguano scrupolosamente le disposizioni contabili e normative per evitare criticità operative o contenziosi. Una gestione oculata delle risorse e una pianificazione accurata della contrattazione restano strumenti imprescindibili per garantire il corretto funzionamento della macchina amministrativa.

In sintesi, la mancata stipula entro l’anno non è un dramma, ma un’opportunità per adottare un approccio più flessibile e consapevole alla gestione delle risorse umane e finanziarie.