Gli Enti locali sono in sofferenza: il Decreto legge sull’attuazione del Pnrr conterrà nuove importanti novità sul tema delle capacità assunzionali

Il turnover è sbloccato, ma sono ancora rimasti i vincoli per le assunzioni. Il meccanismo che lega le capacità assunzionali al rapporto tra spesa ed entrate correnti è rimasto, mentre gli Enti sono in sofferenza e necessitano immediatamente di personale qualificato, anche in virtù dell’aumento degli investimenti fissi lordi fino a 15 miliardi annui, garantiti soprattutto dal Pnrr.
Questo, in sintesi, il principale tema affrontato dal Ministro per la Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, in un’audizione tenutasi ieri in V Commissione Bilancio alla Camera dei Deputati. “L’obiettivo generale del provvedimento – ha chiarito il Ministro – è quello di raggiungere ulteriori milestone e target il cui conseguimento è previsto, secondo il Pnrr, entro il 31 dicembre prossimo […] Negli ultimi 10 anni il personale degli enti locali è diminuito di quasi il 20%, negli ultimi 20 anni di quasi il 30%. I Comuni hanno visto da un lato diminuire la qualità e quantità dei servizi forniti ai cittadini, dall’altro hanno visto una stagnazione degli investimenti”. La Pa deve prepararsi, secondo il Ministro, all’obiettivo di assumere personale altamente qualificato: molte funzioni verranno digitalizzate e sta già calando un certo tipo di fabbisogno (quello calcolato in base a generici indicatori di spesa destinata alle assunzioni) a favore di un reclutamento di personale competente e le cui mansioni siano legate ai trend di questo periodo storico, soprattutto ai servizi alla persona e agli investimenti.

Il Dl incrementerà fra le altre cose il numero di incarichi di collaborazione attribuibili agli Enti per le attività di semplificazione fino a 1000 unità, secondo quanto previsto dal decreto legge “Reclutamento”, estendendo la possibilità di associarsi al Formez PA anche in funzione di sostegno al reclutamento a tutte le amministrazioni pubbliche.

Vi saranno anche delle innovazioni a sostegno dei professionisti assunti dalla PA per l’attuazione del Pnrr:

–  la facoltà di optare tra il regime previdenziale di provenienza e quello correlato all’assunzione a tempo determinato presso la Pa (iscrizione all’Inps)
– salta l’obbligo di cancellazione dall’albo o dall’Ordine professionale di appartenenza